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L'immediato
paragone con la
pittura che
suscita la
lettura di
questa raccolta
di poesie di
Stefania Melani
potrà apparire
in un primo
momento scontato
e forse anche
banale, almeno
se si considera
il fatto che
l'autrice, oltre
a dedicarsi alla
scrittura, è una
pittrice.
Eppure, il modo
nel quale si
muovono i versi
di queste
poesie, la loro
stilistica, il
loro contenuto,
hanno un elevato
potere
visionario
tipico delle
forme estetiche
più
schiettamente
visuali. Per
questo, la
lettura di
queste poesie
proietta
immediatamente
nella mente del
lettore immagini
molto evocative.
Stefania Melani
è certamente una
poetessa delle
passioni intese
che appaiono
come un elemento
distintivo e
inestricabile
dell'uomo. Esse,
però, non
restano mai a un
livello
istintivo e
primordiale ma
sono elaborate
da ogni epoca e
la più antica di
queste passioni,
ovvero l'amore,
è quella su cui
camminano i
versi
dell'autrice e
che fanno
muovere la
scrittura quasi
come un pendolo
tra desiderio e
appagamento.
Questi due
estremi non sono
per forza
contrapposti e
spesso possono
toccarsi e
unirsi come
appare in alcune
poesie.
I componimenti
di Stefania
Melani sono
caratterizzati
da un'intensità
davvero
notevole, da
formule
ermetiche
davvero
raffinate e
dalla presenza
di immagini
mentali ancor
prima che reali.
Si propone
qualche esempio
solo per avere
un'immediata
dimostrazione di
quanto
affermato:
Attraverso i
vetri,
come nei ricordi
d'infanzia,
guardo l'aria
che lacrima
ancora…
Cadono tutte le
catene
dall'orgasmo
dell'anima.
Non fu facile
annegare i
giorni
in sogni
strappati
al ristagno di
stelle.
"con-fondersi"
tra emozioni
opposte;
persistono in
alcune poesie
delle tematiche
care a Eugenio
Montale peraltro
omaggiato con
una citazione:
"nella
sonnolenza del
meriggio".
E poi c'è
l'autunno. La
scelta di questa
stagione è
emblematica di
un senso più
prolungato della
fine, quasi
fosse una sorta
di agonia.
Sarebbe stato
più facile
contrapporre
l'inverno ma se
nell'estate si
nota questa
esplosione
potente di
luceCome si vede
da questi esempi
(ma nella
lettura se ne
riscontrano
molti altri) sì
è davanti a un
potenziale
suggestivo molto
alto che invita
a uno sforzo di
attenzione
sensazionale,
nel senso
letterale del
termine ossia
cercando di
sentire, provare
sul proprio
corpo, le
emozioni
trasmesse da
questi versi.
Ciò che molto
spesso innesca
l'ispirazione
dell'autrice è
la natura,
soprattutto
quella estiva o
autunnale, con
la potenza della
luce, il calore
che può
stordire, la
ricchezza
cromatica, i
contrasti e le
sfumature. Tutto
ciò può
diventare
l'emblema di
stati d'animo e
di sensazioni
interiori.
Specialmente il
richiamo alla
forte luce
estiva assume un
significato
intenso nel
quale si ha un e
calore, che
quasi fa
evaporare la
vita,nell'autunno
si vede la
lentezza della
fine e quasi se
ne assapora il
gusto. Anche
grazie a ciò,
gli aspetti
emotivi
dell'opera
risultano più
toccanti.
"Alle radici dei
sogni" è una
raccolta che
vale davvero la
pena di leggere
e alla cui
lettura bisogna
approcciarsi con
la dovuta
attenzione
provando a
chiudere gli
occhi dopo ogni
poesia cercando
non solo di
capire ma anche
di immaginare e
sentire.
Francesco
Marchianò
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